Il fiore è sempre nella mandorla*

Testo di Francesco Bertelè

Immagini lavoro

(a) ... accadrà solo là, una volta fissata, una volta toccato e misurato lo spazio si aggrapperà alle superfici e le farà proprie.
da lì cercherà di far risuonare le nostre note biografiche. ma ci sfuggirà di mano.
fallirà nel risultato, ne sono certo, mancherà nel completare un'immagine ma nella sua imperfezione si trasformerà;
dalla quotidianità di un'apparenza caotica fiorirà il sogno di un suono continuo e sempre in divenire. (b)...
Per modellare con la creta paesaggi e
una volta finiti
eliminarla
con un colpo secco
affinche' si scorga la struttura
che la reggeva.**
il fiore è sempre nella mandorla
mi chiedo dove riposi sopita la bellezza?
quando le nuvole al mattino si spostano dal cielo alla terra e si incastrano tra i rovi di more, la tela del ragno le raccoglie come rugiada e rivela nel sonno del mondo lo splendore della sua architettura; nell'impalcatura che mostra la ruvida (s)funzionalità, il suono eccita l'essenza del silenzio invocandolo nella sordità della sua assenza.
Dell'opera di questa mostra, al momento in cui scrivo questo testo, da questo luogo, ho sentito solo le intenzioni ed ho visto le maquettes; ma so che (a)... (b) è questa la capacità dell'opera di eludere i guardiani della forma ed acquistare una dinamica propria è ciò che la rende più umana.
*_H.Bosco; **_Roberto de Pol